mercoledì 3 dicembre 2008

Un Italiano vero...

Sarebbe un errore approfittare a livello Onu di un principio riconosciuto da tutta la comunità internazionale per approvare una regola che legittima i rapporti familiari tra omosessuali. Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri Franco Frattini, commentando l'opposizione del Vaticano ad una risoluzione delle Nazioni Unite che chiede ai governi di depenalizzare l'omosessualità

"Credo che le parole del Vaticano siano da leggere nel modo giusto. Il suo non non è rivolto alla condanna della tortura e la violenza verso gli omosessuali. Questo è un principio fondamentale di tutta la comunità internazionale a cui il Vaticano non si oppone", ha detto Frattini ai giornalisti a margine di un'audizione alla Camera.
"Sarebbe però un grave errore trarre da questo una regola internazionale di legittimazione dei rapporti familiari tra omosessuali. Persino in Europa questa materia è sottratta alle regole europee e ogni stato ha autonomia di decisione".
"Non possiamo pensare che diventi una regola dell'Onu".
Il caso è scoppiato dopo che l'osservatore permanente del Vaticano all'Onu ha detto che la Santa sede si oppone alla risoluzione sulla depenalizzazione dell'omosessualità, che la Francia dovrebbe proporre alla fine del mese a nome dei 27 stati europei.
Allo stesso ragionamento Frattini ricorre commentando il no del Vaticano ad una risoluzione Onu sui disabili, dicendo che da un principio condiviso di tutela dei disabili non deve discendere una legittimazione internazionale dell'interruzione di gravidanza.
"Anche su questo tema bisogna rispettare le decisioni nazionali... nella Ue, ad esempio, Malta e Irlanda vietano l'aborto", ha detto

Per ricordare Peppino Impastato

LA RESISTENZA CONTRO LA MAFIA E IL FASCISMO, UN PERCORSO COMUNE

6 Dicembre ore 21.00 Salone Comunale, Cinisi

Scalpiccii sotto i platani
Rappresentazione teatrale riguardante l’eccidio nazi-fascista di Sant’Anna di Stazzema.

di e con
Elisabetta Salvatori e Matteo Ceramelli

7 Dicembre ore 18.00 Salone Comunale, Cinisi

La resistenza si fa donna
Incontro con gli interventi di

Umberto Santino, CSD “G. Impastato”, Palermo,
Michele Silicani, sindaco di Stazzema,
Loris Ropa, sindaco di Anzola dell’Emilia,
Sergio Cappelletti, comune di Marzabotto,
Marta Murotti, ANPI Bologna,
Adelmo Franceschini, ANPI Anzola,
Dante Franchi, ANPI Marzabotto,
Anna Puglisi, CSD “G.Impastato”- Palermo,
Felicia Vitale Impastato, Associazione Peppino Impastato – Casa Memoria.

Presentazione dell’Agenda antimafia “Le donne tra mafie e antimafia, subalternità e liberazione”, curata dal Centro Impastato e proiezione del cortometraggio “Felicia, una storia di Resistenza contro la mafia”, a cura di Antonella Restelli.

martedì 2 dicembre 2008

Il Vaticano vuole cancellarci

E' scontro tra Onu e Vaticano. La Santa Sede boccia, con decisione, il progetto di una depenalizzazione universale dell'omosessualità. Un' iniziativa presa dalla presidenza di turno francese dell'Unione europea, e accolta da tutti i 27 Paesi della Ue. Immediato il "no" della Santa Sede: "Gli stati che non riconoscono l'unione tra persone dello stesso sesso come 'matrimonio' - dice monsignor Celestino migliore - verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni". Affermazioni che scatenano una serie di reazioni polemiche che, in serata, provocano una nuova presa di posizione del Vaticano. Che, però, nella sostanza è tutt'altro che una retromarcia. "Nessuno vuole difendere la pena di morte per gli omosessuali", afferma padre Federico Lombardi che ricorda come altri 150 paesi non abbiano aderito alla proposta - ma la proposta cerca di 'introdurre una dichiarazione di valore politico che si puo' riflettere in meccanismi di controllo in forza dei quali ogni norma che non ponga esattamente sullo stesso piano ogni orientamento sessuale, puo' venire considerata contraria al rispetto dei diritti dell'uomo''. In pratica il rischio paventato è che gli Stati che non riconoscono le unioni gay vengano "mesi alla gogna". Toni non dissimili da quelli usati da monsignor Migliore che parla di "una dichiarazione di valore politico" che aggiunge "nuove categorie protette dalla discriminazione senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni".
Durissima la replica dell'associazione Arcigay: "È di una gravità inaudita che il Vaticano, e quindi, la Chiesa cattolica tutta, si adoperi affinché questa richiesta non passi e, si prefigura come un vero e proprio atto di condanna a morte contro i milioni di gay e di lesbiche che hanno la sfortuna di abitare in paesi sanguinari". L'Arcigay ricorda che in decine di paesi nel mondo sono previste sanzioni, torture, pene e persino l'esecuzione capitale contro le persone omosessuali. "La scusa per cui la richiesta francese non dovrebbe passare perché da quel momento gli stati che non riconoscono le unioni gay sarebbero messi all'indice, - conclude l'Arcigay - non solo non ha alcun senso, ma è una studiata e cinica bugia per nascondere ciò che realmente il Vaticano vuole: mantenere la pena di morte e il carcere per le persone omosessuali".

Questo articolo è preso da "Repubblica". Bisogna in ogni modo diffondere questa notizia che vorrebbero passare sotto silenzio. Il Vaticano fa la guerra, vuole cancellare le diversità e le minoranze. Non credo sia ciò che predica.

domenica 30 novembre 2008

Perchè ho intitolato cosi questo blog

Mi presento. Non con il nome che non ho scelto io. Non con il cognome, scelto dal Caso e dall'Errore e dall'Accidenti combinati poco sapientemente insieme. Mi presento in una carrellata di pensieri senza ordine e tutti ugualmente primi.
Grazie a Dio sono Lesbica. Il "Grazie a Dio" è un intercalare molto in voga nelle nostra triste penisola dalla masnada cattolica. Un cattolico crede che ogni passo ed incidente sia orchestrato dal Grande Architetto Stolto. Quindi un "Mica è colpa mia, è stato Lui..." Ma non è a questo che miro. Miro a farmi sentire con ogni mezzo di comunicazione possibile. Se per farmi capire dallo stagno medievale italiano in cui mi trovo giornalmente a comunicare sono costretta ad usare il repertorio di parole e immagini ecco che io so che posso essere capita.
Probabilmente l'intercalare cattolico è di appanaggio solo loro e magari quel "sono Lesbica" loro non lo mandano giù. Ma poi ci penso e mi dico "Quante cose io, le mie amate, i miei amici e la mia famiglia mandiamo giù in questo paese sprofondato?" Quindi se lo faccian andare bene l'uso improprio del mio intercalare alla mia bisogna.
D'altronde questo paese è anche il mio. Ed il tuo, tu che stai leggendo ricordati che questo paese è il tuo. Ogni giorno ci provano a farcelo dimenticare. Ogni giorno ci provano a farci sentire fuori posto. Devi dire "Grazie" e devi abbassare la testa e devi capire sempre meno ecco che cosi diventi un cittadino modello. Grazie se lavori. Grazie se puoi permetterti di pagare acqua luce e gas. Grazie se puoi permetterti una casa. Grazie se nel travaglio costante puoi permetterti un amore e una famiglia.
Ringraziamo l'ovvio e non lo ricordiamo più.

Grazie a Dio sono Lesbica, sono un patchwork di pensieri sparsi di deliri di passioni incontrollate di racconti e di foto. Sono impossibile da definire.
Sono Lesbica per grazia ricevuta.
Sono Lesbica in quanto amo la figa e le donne maschie
Sono Lesbica perchè naturalmente (vi prego soffermatevi su questa parola) IL MIO CERVELLO non riconosce il Modello Unico dell'eterosessualità, del marito e della moglie e dell'uomo padrone della casa. Non riconosce l'uomo come il sesso che guadagna di più.
Il mio cervello dev'essere LESBICO in quanto riconosce solo IL NATURALMENTE UGUALE A ME.
Sono fondamentalmente e con eccezione un essere buono e in quanto tale non posso accettare istituzioni violente come il matrimonio che di fatto rendono la donna proprietà dell'uomo
Sono Lesbica e me ne vanto PERCHE' POSSO a differenza di tutte quelle donne che per essere socialmente accettate hanno bisogno di percorrere la via breve subdola violenta e impostora del matrimomio (Come hai fatto tu che ho amato...)
POSSO ESSERE Lesbica a differenza di quelle donne che non lasciano case violente perchè non sanno dove andare e non hanno un soldo e hanno una fottuta paura.
Io Scrivo, Penso, Fotografo e Agisco anche per loro.
La mia politica è il mio quotidiano e la mia sfacciataggine la dedico sempre e soprattutto a queste donne spaventate.

Qualche sera fa un amico mi ha definito una Lesbica moderna. Io mi trucco, mostro le tette con scollature burlesque e mignottesque e gioco malissimo a fare la sexy. Non sono una lesbica grigia e arrabbiata che nega il corpo e ha paura del maschio. Amo essere seduttiva, si.
La mia bellezza non è per il piacere degli uomini. Mai. Ma non è creata esclusivamente per il piacere delle donne. La mia bellezza è per me e per tutti.